Caldaia a Pellet: come funziona, economia, vantaggi e consumi

Le caldaie a pellet sono un’alternativa alle controparti alimentate a metano, gasolio o gpl. Sfruttano la combustione di piccoli cilindretti di legno, principalmente derivanti da scarti di lavorazione, che garantiscono un potere termico simile o superiore rispetto ai modelli ad alimentazione tradizionale. Se vuoi cambiare la tua caldaia e sei indeciso tra un modello a condensazione ed uno a pellet, in questo articolo vedremo i vantaggi di quest’ultimo in fatto di consumo energetico e risparmio economico.

Come funziona?

Il funzionamento è identico a quello di una qualsiasi caldaia: sfruttare la combustione per generare calore e riscaldare l’acqua, la quale verrà poi inviata verso i rubinetti o i termosifoni in base alla necessità. La differenza principale sta proprio nel tipo di combustibile usato: il pellet. Si tratta di legno pressato con umidità inferiore al 10%, i quali principalmente derivano da scarti di lavorazione della materia prima. La combustione del pellet genera calore, il quale viene utilizzato per riscaldare l’acqua che l’impianto distribuirà ai vari elementi secondo richiesta.

Il combustibile deve essere aggiunto manualmente in modo periodico ed è di facile reperibilità, dato che esso può essere acquistato sia online che in qualsiasi negozio di fai-da-te, oltre a venire fornito, in molti casi, anche dall’azienda produttrice della caldaia. I fumi derivanti dalla combustione del legno devono essere eliminati attraverso uno scarico indipendente in acciaio a doppia camera.

Economia

I prezzi per una caldaia capace di generare abbastanza calore per riscaldare un appartamento ed offrire anche una fornitura di acqua calda, si aggirano attorno ai 4500 euro includendo l’installazione, ma essi sono molto variabili in base alla potenza richiesta. La spesa media per riscaldare un appartamento di circa 100mq con una caldaia a pellet è molto soggettiva, ma è possibile stimarla attorno ai 180 euro per l’intera stagione. Le variabili principali sono la temperatura tenuta nei vari ambienti, la classe energetica dell’appartamento e la qualità del pellet utilizzato. In ogni caso si parla di un abbattimento dei costi piuttosto elevato rispetto ai sistemi tradizionali e persino inferiore alla caldaia a condensazione.

Vantaggi e consumi

I principali vantaggi relativi all’utilizzo di una caldaia a pellet sono legati al risparmio, il quale non è sicuramente immediato (dato il costo importante della caldaia stessa), ma è evidente nel tempo. Nella maggior parte dei casi un sistema di questo tipo può essere integrato nell’impianto già esistente, con la sola necessità di aggiungere il tubo di scarico per i fumi di combustione. In un’ottica più distaccata dal risparmio economico e rivolta all’eco sostenibilità, è indubbio che l’utilizzo di pellet sia preferibile ai combustibili tradizionali. Trattandosi principalmente di materiale di scarto derivante da legno vergine, le emissioni risultano molto basse e sono imputabili dallo sfruttamento di una fonte energetica che sarebbe altrimenti andata sprecata.

Le nuove caldaie stanno introducendo dei bracieri “autopulenti”, i quali richiedono molta meno manutenzione, ma è comunque necessario dedicare un po’ di cura in più al proprio impianto, ricaricando periodicamente il pellet e rimuovendo la cenere quando richiesto. Considerando il costo molto ridotto di questo combustibile, si può stimare che, a parità di potere calorifico (ossia comparando il costo necessario per produrre la stessa quantità di calore a due impianti differenti), una caldaia a pellet consente un risparmio del 50% rispetto al metano, del 60% rispetto al gasolio e del 70% rispetto al GPL. Una caldaia a condensazione consente invece un risparmio che si aggira attorno al 30-40% rispetto a quelle tradizionali. In una previsione a lungo termine, a fronte di un costo iniziale decisamente maggiore, il recupero della spesa sarà più rapido scegliendo il pellet come combustibile, garantendo in generale un maggiore risparmio nel tempo.

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